Il concetto di volatilità. Le fasi principali della formazione delle “onde” del mercato.

La volatilità (variabilità) è la capacità del prezzo di deviare dal valore corrente. Volatilità viene generata da volumi elevati di domanda e offerta. Quando viene effettuata la successiva transazione sul mercato Forex, questo ad ogni modo cambia il prezzo (ad esempio, se è stato comprato intero volume che i venditori volevano vendere al prezzo di 1.37541, questo porterà al fatto che il prezzo ask si aumenta e diventa sul livello, per esempio, di 1.37542 dove sono piazzate le nuove offerte per la vendita). Il livello di variazioni dei prezzi dipende da quanto sono attivi e come bene sono "coordinati" gli acquirenti e i venditori.

Possiamo vedere sul esempio semplificato come e perché vengono formate le "onda" di mercato(bisogna notare che in realtà le onde di mercato vengono formate un po’ più difficilmente e hanno più fase specifiche dello sviluppo, ma il nostro compito è far vedere il modello semplice, e per lo studio approfondito si può consigliare i libri sull’analisi dell’onda e teoria di Elliott dall'elenco letteratura consigliata). Supponiamo che per esempio, ad un certo punto nel tempo c’è un punto di "equilibrio" tra la domanda e offerta a livello di 1.37500.

Fifura 4. Sviluppo dell’onda di mercato(in modo semplificato)

Supponiamo che sul mercato è venuto un certo numero di nuovi clienti(vedere «Fase 1» sul Disegno 4). Impostano gli ordini sulla vendita di acquisto e in questo modo aumentano la domanda. Supponiamo anche che il mercato è venuto un certo numero di nuovi clienti (vedi. "Fase 1" in Figura 4). Essi impostare ordini di acquisto e, quindi, aumentano la domanda. Ogni acquisto porta ad un certo aumento dei prezzi, e se tali operazioni sono molte, il prezzo poco poco inizia a crescere. A questo punto gli operatori sui loro schermi vedono avviene l'aumento del prezzo e presuppongono l’inizio del movimento in alto. Di conseguenza i tradera che prima erano solo gli "spettatori" diventano gli acquirenti (i tori). Questa crescita della domanda comincia a muovere il prezzo in alto in modo significativo. Viene formata la cosiddetta "onda nascente" ( "Fase 2" sulla Figura 4).

Tuttavia qualunque sia la domanda, non è infinita, e prima o poi sarà soddisfatta. Il numero di acquirenti che sono pronti a entrare nel mercato si riduce. Alcuni dei trader che volevano comprare, ma hanno visto che il prezzo è già salito abbastanza in alto, e dal punto di vista loro è molto"alto", - hanno rinunciato dall’acquisto. I trader che si concentrano sul orizzonte con la durata molto breve notano che per transazioni che erano aperte prima c’e già un certo profitto e cominciano a fissarla (cioè, vendere). Tutto questo porta al fatto che la domanda inizia a diminuire e la fornitura di crescere. La crescita dei prezzi si rallenta ( "Fase 3" nella figura 4).

Il rallentamento della crescita dei prezzi viene riflettuto sugli schermi dei trader e loro decidono che in breve termine sarà possibile la "correzione". Qualcuno al fine di fissare il profitto, qualcuno con lo scono di hedge, i trader cominciano piano piano ad aumentare il volume delle vendite che porta all’eccesso di offerta rispetto alla domanda, che a sua volta - all'inizio di caduta del prezzo ("Fase 4" nella figura 4).

Simili processi si svolgono sul mercato costantemente (in modo permanente). In risultato vengono formati i movimenti grandi o piccoli (valore di movimento dipende da come gli azioni dei trader saranno "coordinate" e dal numero dei tori o orsi in tale o tal altro momento). Il risultato dei movimenti su lato quello o l’altro è la formazione di trend (tendenze). Sulle tendenze ne parliamo di seguito (vedere il punto 2.3.Trend).

Come risulta dalla descrizione precedente, la volatilità dipende dall'attività di operatori, sul mercato Forex esiste una certa "stagionalità". Questo significa che durante il giorno durante le sessioni in diverse regioni la volatilità varia. Le sedute commerciali per regioni sono distribuite secondo seguente modo(è indicato il tempo che corrisponde al fuso orario UTC / GMT 0):

  • Pacific
    • Wellington — da 20:00 alle 05:00
    • Sedney — da 22:00 alle 07:00
  • Asia
    • Tokyo — da 23:00 alle 08:00
    • Hong Kong, Singapore — da 00:00 alle 09:00
  • Europa
    • Francoforte, Zurigo, Parigi —da 07:00 alle 16:00
    • Londra— da 08:00 alle 17:00
  • America
    • New –York — da 13:00 alle 22:00
    • Chicaho — da 14:00 alle 23:00

Come si vede dal grafico ci sono i periodi quando le sessioni vengono "impostati" uno all’altro. In questi momenti sul mercato c’e il più grande numero di giocatori. Qui si dice "di solito" perché, ovviamente, ci sono delle eccezioni. Ad esempio, se in questo giorno in alcuna regione o nello stato c’è la festa nazionale sono chiuse le piattaforma commerciali, cosi la volatilità in questo tempo sul mercato Forex sarà notevolmente inferiore rispetto al solito. Questo "atipico" riduzione di volatilità possiamo osservare, quando il mercato attende il rilascio dei dati macroeconomici importanti. Il numero di giocatori sul mercato in questo momento è alto, ma non entrano in transazioni, sono in attesa del risultato della pubblicazione di importanti novità.Oltre alle variazioni della volatilità durante il giorno ci sono altri tipi di "stagionalità". Ad esempio, tradizionalmente a metà di settimana (mercoledì, giovedi) la volatilità, in media, è più grande rispetto all'inizio o alla fine della settimana. A metà del mese (in media) la volatilità è più grande rispetto a primi o ultimi giorni. Nell'estate la volatilità è inferiore invece d inverno a causa delle vacanze di persone (i trader- sono anche le persone, e a volte vanno in vacanza). E così via. Ma non possiamo parlare sulla presenza di leggi "di ferro". Ad esempio, il primo venerdì di ogni mese - è il giorno della pubblicazione di notizie importanti su macroeconomia, come le informazioni sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ( cosiddetto "foglio paga" - payrolls). Questo rende il primo venerdì "non tipico": il mercato quasi non muove fino al momento di pubblicazione, e (di solito) iniziano i movimenti molto forti e veloci subito dopo la pubblicazione. Perciò bisogna rendersi conto che è impossibile generare "regole generali". Bisogna analizzare il contesto ed effettuare le correzioni corrispondenti.

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